In arrivo il 15 novembre “Carnage”, il terzo attesissimo album di The Black Veils, trio post-punk bolognese attivo sulla scena italiana dal 2014, nati dall’incontro di Gregor Samsa – AKA gregorsamsaestmort – Filippo Scalzo – Caron Dimonio – e Mario d’Anelli – European Ghost -. In bilico costante tra romanticismo disperato e feroci incazzature, hanno pubblicato due album, “Blossom” (auto-prodotto, 2015) e “Dealing with Demons” (Atmosphere Records, 2017).
Tre nuovi singoli vengono pubblicati dalla Icy Cold Records tra il 2020 e il 2021: “Hyenas”, “Lamourlamort”, “Rabbits”. Ogni brano presenta come lato b un remix creato appositamente da musicisti vicini alla band: Geometric Vision, HAPAX e i danesi The Foreign Resort. Un quarto e ultimo singolo, “Cities on Fire”, precede l’uscita del disco, interamente scritto e registrato prima dello scoppio della pandemia, quindi tenuto da parte per tempi migliori.
“Carnage” è quasi un concept album sui ruoli di vittima e carnefice, posizioni sempre interscambiabili in tutti gli ambiti relazionali. Brani come “See You at My Funeral”, “Hyenas”, “This Is Going to Hurt”, “Death by Arrogance” e “Cities on Fire” riflettono sulle manipolazioni politiche che mirano a dividere e far scontrare le fasce più deboli della popolazione, lasciando costantemente indenni i privilegiati. Impegnati anche i testi di “Rabbits”, “Lamourlamort”, “Phantom Limb Syndrome” e “September Kills”, che giocano sull’ambiguità dei ruoli e sull’incomunicabilità.
“Lamourlamort” trae ispirazione dal film di Robert Aldrich “What Ever Happened to Baby Jane?” e dal romanzo “Pompes funèbres” di Jean Genet. Il ritornello riprende un momento dell’intervista di Nigel Williams a Jean Genet, in cui l’autore francese confuse le parole “l’amour” e “la mort”; “This Is Going to Hurt” cita in modo assolutamente delirante Elizabeth Short (Black Dahlia) e Gian Maria Volonté; il bridge di “Death by Arrogance” riprende alcuni passi da “Le Chants de Maldoror”.
“Carnage” è un vero e proprio disco manifesto di personaggi che scrivono, vivono e adorano il Post-Punk, ed essendo musicisti di questo genere il disco semplifica particolarmente il cercare la matrice del un disco. Un invito ad altri personaggi della musica underground non solo a ricercare la semplicità, ma anche a miscelare le influenze che passano per la testa delle varie menti compositive facendo un’analisi precisa su quello che si vuole comunicare, invece di accozzare quattro o cinque cose che poi il disco sembra una “copia di” e “ricorda anche”.
Articolo di Alessandro Marano
Tracklist “Carnage”
- See You At My Funeral
- Rabbits
- Hyenas
- Lamourlamort
- This Is Going To Hurt
- September Kills
- Phantom Limb Syndrome
- Death By Arrogance
- Cities On Fire