Dopo un periodo di incertezza post pandemia, The Devils sono tornati più in forma che mai con la quarta fatica discografica “Let The World Burn Down”, in uscita il 9 febbraio 2024 e pubblicato dalla celeberrima Go Down Records. L’album, prodotto da Alain Johannes (produttore del loro terzo album e già famoso per aver collaborato con QOTSA e sua maestà Chris Cornell), è composto da dieci diretti e violenti brani tanto devoti a un salvifico Rock’n’Roll quanto a un melmoso Blues perversamente garage.
Tre dischi all’attivo, oltre 500 concerti in giro per l’Europa e Canada, palchi condivisi – tra i tanti – con Mudhoney, Sonics, GBH e un feat con Mark Lanegan nel brano “Devil Whistle Don’t Sing” (ammetto che da musicista e amante degli Screaming Trees una lacrimuccia nostalgica condita da una sana invidia c’è stata) dovrebbero bastare, e avanzare, come bigliettino da visita per i The Devils, power duo napoletano attivo da ormai quasi 10 anni.
Blues impregnato di garage ben udibile nel brano che apre le danze al disco “Divine Is the Illusion”. Caratterizzato da un travolgente e appiccicoso groove, si muove tra momenti più introspettivi e schitarrate distorte e octavate. Sulla stessa falsariga (o quasi) si muove “Killer’s Kiss”, cui melodia è capace di incollarsi pericolosamente e piacevolmente in testa. Nemmeno il tempo di respirare che mi trovo quasi costretto a muovermi a ritmo con il furioso ed energico Rock’n roll di “Mr Hot Stuff”. Tempi che rallentano in “Big City Lights”, contraddistinto da una superbo ritornello di facile memoria in un contesto più alternative, il quale ci fa giungere nel blues dalle ambientazioni oniriche di “Til LIfe Do Us Part”, che riesce a quietare gli animi di un disco fino a qui piuttosto adirato.
La pausa è finita e come un uragano veniamo travolti dall’impetuosa e hardcore “Roar II”. Da togliere il fiato. La nevrotica “Shake ‘em”, abbracciando in stile la precedente, è un altro penetrante brano che – come una scarica elettrica – è capace di oltrepassare il corpo in un istante lungo 2:00 minuti. Lande garagistiche anni ’70 zuppe di fangoso blues, ormai colonna portante del disco, in “Teddy Girl Boogie”.“The Last Rebel” invece, seguendo la tendenza della precedente, è in grado di prendere un appiglio più alternative rock. A chiudere echi stonergianti di “Horror And Desire”, che includono un travolgente finale ideale per calare il sipario.
In questo decennio, dove i dischi si ripetono spesso e volentieri anche in maniera imbarazzante, finalmente mi sono ritrovato tra le mani (e orecchie) un album con una propria anima, estremamente autentico sia nella scrittura quanto nei suoni, capace di farmi trascinare nel suo infuriato mondo. Il 2024 non poteva iniziare meglio di così, con un disco che già da febbraio si preannuncia come uno dei migliori dell’anno, atto a ricordare al mondo che anche in Italia si schitarra duro e con convinzione. Buon ascolto.
Articolo di Giulio Ardau
Track list “Let The World Burn Down”
- Divine Is The Illusion
- Killer’s Kiss
- Mr Hot Stuff
- Big City Lights
- Til LIfe Do Us Part
- Roar II
- Shake ‘Em
- Teddy Girl Boogie
- The Last Rebel
- Horror And Desire
Line Up The Devils: Erika Switchblade voce, batteria / Gianni Blacula voce, chitarre
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