Il Rock è morto, il Rock è vivo, il Rock risorge, beh chiedetelo alle migliaia di band chiuse nelle sale prova o negli studi di registrazione impegnate a coltivare un sogno, vi risponderanno che il Rock non morirà mai, se poi provaste a chiederlo ai giovani The Loyal Cheaters, avreste sicuramente la stessa risposta con l’aggiunta probabilmente di una risata in faccia.
Già perché il loro primo album “Long Run … All Dead!” pubblicato il 18 febbraio 2022 su Dead Beat Records è la prova tangibile che adesso è il turno dell’ennesima nuova generazione, la prima cresciuta nel nuovo millennio, di ripercorrere a ritroso la storia del Rock & Roll alla ricerca di un suono che dalla metà degli anni ’70 fino a quella del decennio seguente ha segnato le classifiche e la scena musicale mondiale.
L’album di debutto dei The Loyal Cheaters è un condensato di influenze che va dall’hard Rock and Roll più diretto e senza fronzoli di metà anni ’70 fino allo Street Rock imparentato con il Garage di fine anni ’80, il fatto che la voce solista sia femminile automaticamente favorisce l’accostamento con nomi come Runaways, Joan Jett e The Donnas, ma mettete pure nel calderone anche Dictators, Ac/Dc, KISS e Hellacopters se si aggiunge poi che nel disco sono incluse una cover dei Cheap Trick e una degli Slade, che se la memoria non mi inganna, non vedevo coverizzare dai tempi dei Quiet Riot di “Metal Health” e “Condition Critical” direi che abbiamo un quadro abbastanza completo.
Questo mix di influenze, che troviamo condensato in dieci tracce per 35 minuti di musica, ci arriva dritto in faccia sparato con una determinazione e spavalderia che non può lasciare indifferenti, un pezzo come “No Saturday Nites” scelto come singolo e accompagnato da un simpatico video è un pezzo che ti si stampa subito in testa e ti predispone subito bene nei confronti delle altre canzoni di “Long Run … All Dead!”
L’iniziale “Winners Never Compromise” è il perfetto calcio d’inizio seguito dal trascinante shuffle di “The Devil Side”, i giochi si fanno più veloci e sporchi con “Me Myself & I” mentre “Big Time Outlaw” richiama alla mente i primi Motley Crue. Le due cover, la classicissima “Surrender” di Cheap Trick e la meno banale (come scelta) “Lock Up Your Daughters” degli Slade ci mostrano una band che assolutamente libera da timori reverenziali prova a scrivere il proprio nome su questi classici senza tempo.
Il resto dell’album è sempre Rock’n’roll duro e diretto, di facile presa ma suonato con competenza, passione e sfrontata sicurezza, i The Loyal Cheaters, hanno già colpito nel segno, adesso possono solo maturare e migliorare.
Articolo di Andrea Bartolini
Track list “Long Run … All Dead!”
- Winners Never Compromise
- The Devil Side
- Me Myself & I
- Big Time Outlaw
- Lock Up Your Daughters (Slade cover)
- No Saturday Nites
- Money And Shame
- Drama Queen
- Surrender (Cheap Trick cover)
- (Why Should I) Share My Wine
Line up The Loyal Cheaters
Lena McFrison – Vocals, guitar / Max Colliva – Guitar, vocals / Tommy Manni – Bass, vocals / Richie Raggini – Drums
The Loyal Cheaters online:
https://www.instagram.com/theloyalcheaters/
https://www.facebook.com/theloyalcheaters
https://theloyalcheaters.bandcamp.com
http://www.dead-beat-records.com
https://www.youtube.com/channel/UC4HgejcPoYbyvX-F6EEoGFQ
https://open.spotify.com/artist/6wdm5TPEEKvnCmyHtewjRp?si=tXSMprnARJGwzYx4TPzCWw