California con qualche spruzzo Southern e Delta, questo è il cocktail che ci offre il trio di Los Angeles The Record company con l’ultimo album “The 4th Album” che, guarda caso, è proprio il loro quarto album. Uscito il 15 settembre su etichetta Round Hills Records, “The Fourth Album” spazia attraverso atmosfere rock blues che a volte sconfinano in atmosfere quasi country, il tutto eseguito con un’ottima tecnica. Come dicono gli stessi componenti della band, un ritorno alle radici senza però rinunciare ai tocchi moderni, che si esprimono particolarmente nei coinvolgenti riff di basso e nel gusto delle armonie vocali.
A questo punto non dobbiamo fare altro che metterci all’ascolto, preparandoci a essere trasportati nelle strade di Los Angeles e spediti in un viaggio attraverso la California. Subito sorprendente il primo brano, “Dance on Mondays”. Si apre con un bel giro di basso molto coinvolgente. La caratteristica che mi ha colpito è l’utilizzo della slide guitar, non comune con ritmi di questo tipo, pezzo che dal vivo deve essere una vera bomba per il suo ritmo incalzante, col basso che tiene un tappeto molto interessante e il ritornello che è adattissimo a essere cantato in coro.
“I Found Heaven (In My Darkest Days)” è una ballata dal gusto country. Il ritmo ricorda il rumore del treno che corre veloce, gli interventi di armonica sottolineano questa impressione e il suono della chitarra acustica è il perfetto completamento. Verso la fine il brano sembra spegnersi per poi riaccendersi in una breve cavalcata veramente divertentissima. “Highway Lady”, il terzo brano, ci porta ancora una bella ballata che inizia con la chitarra acustica, raggiunta poi dalla slide guitar e dal basso. L’inizio è malinconico, dà l’idea di un viandante che si ferma sulla strada aspettando il soccorso di una Highway Lady. Il brano poi si apre in una sensazione di libertà, portata dai riff di chitarra e dai cori. Una canzone da spazio aperti, da cantare, perché no, su una spiaggia della California mentre si passeggia.
La quarta traccia, “Patterns”, si apre con un bel riff di basso decisamente bluesy che viene poi raggiunto e sostenuto dalla chitarra e dalla batteria. Ne esce un brano molto coinvolgente che ti costringe quasi ad accompagnarlo scandendo il ritmo col battito delle mani, con il suo tempo bello preciso e scandito che ne fa un pezzo irrinunciabile dal vivo. “Talk To Me” inizia con batteria e basso, a cui si aggiunge poi la voce in un sound che ricorda un po’ un’altra famosissima band di Los Angeles, i RHCP. Si riprende qui il tema musicale del primo brano dell’album. Le radici urbane della band si esprimono in maniera molto chiaro nel ritmo portato ottimamente dal basso e dalla batteria.
Rock ‘n’ Roll allo stato puro è “Roll With It”, il sesto brano dell’album. Un ritorno al passato con un ritmo divertentissimo che ti costringe a muovere i piedi. Bellissimi i piccoli riff alla Chuck Berry che danno colore, energia e brillantezza. Non si vorrebbe mai che finisse; il ritmo ti prende ed riesce a farti dimenticare per qualche minuto tutte le magagne per ripartire con nuova energia. “Bad Light”, la traccia numero sette, potrebbe benissimo essere una canzone degli Stones, il mood è decisamente quello, che traspare dalle voci, dai riff di chitarra, dal piano che si sente in sottofondo e dalla batteria discreta, leggera. Un altro piccolo salto verso il passato, possiamo dire, che risulta comunque sempre di gradevole ascolto Il brano successivo, “Control My Heart Blues”, è quasi la continuazione logica del precedente: un bel Blues in modo maggiore con un ritmo lievemente shuffle. La voce gioca molto bene sul tema senza mai esagerare ma accentuando l’atmosfera di divertimento che guida tutta la canzone
“I’m working”, il brano numero nove, è un bel country blues acustico, energico. Potremmo immaginare facilmente di essere sotto il portico di una cassa in legno, col vento che solleva la polvere, a suonare anche con strumenti di fortuna, armonica a parte, dopo una dura giornata di lavoro. L’anima blues del trio qui esce prepotentemente. L’album si conclude con “You Made a Mistake”. Qui siamo al Blues puro, stile Delta Blues con il suono dello slide che prende gran parte della scena, accompagnando e sostenendo la voce dal suono correttamente graffiante. Una degna conclusione che evoca l’atmosfera della conclusione del giorno. Ok, tutti a nanna, ci si rivede domani nei campi.
In conclusione tradizione e modernità si rincorrono in questo “Fourth Album” dando un risultato gradevolissimo all’ascolto. Fino a quando ci saranno gruppi come The Record Company potremo fare il coro a Koko Taylor e dire Blues never dies.
Scritto da Flavio Giuseppe Businelli
Tracklist “The Fourth Album”
- Dance on Mondays
- I Found Heaven (In My Darkest Days)
- Highway Lady
- Patterns
- Talk To Me
- Roll With It
- Bad Light
- Control My Heart Blues
- I’m Working
- You Made a Mistake
Line Up The Record Company: Chris Vos voce, chitarra, armonica / Alex Stiff basso, chitarra, piano, voce / Marc Cazorla batteria, piano, voci
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