Tornano The Trip con “Now The Time Has Come”, fuori il 13 ottobre per Ma.Ra.Cash Records, opera di cui Pino “Caronte” Sinnone ha seguito personalmente la promozione prendendosi cura dell’invio a chi ne avesse fatto richiesta anche in considerazione della tiratura limitata. L’album è arrivato con celerità e ho subito notato tutta l’attenzione nella preparazione del plico, a testimonianza della cura che Sinnone ripone verso questa sua creatura e verso la musica. Come da lui stesso riportato nelle note di copertina, questa realizzazione è dedicata al grande tastierista e amico Joe Vescovi al quale, poco prima che questi venisse a mancare, Pino aveva promesso di portare avanti con una cover band il messaggio musicale dei Trip; ma è rivolta anche alla memoria dei suoi compagni di viaggio Arwid “Wegg” Andersen e Billy Gray e al ricordo di uno dei capisaldi del Prog nostrano, quel concept “Caronte” che nel 1971 divenne una pietra miliare del genere. Pino, che militò nella band dal 1967 al 1972, fu uno dei protagonisti di quel capolavoro, una incredibile commistione di elementi sonori: musica classica, cambiamenti di ritmo, qualche spunto jazz, psichedelia e melodia.
Il disco appena pubblicato Sinnone lo deve però soprattutto a sé stesso e al suo entusiasmo, all’attaccamento e dedizione che mette nel suo lavoro, all’inesauribile energia frutto della sua immensa passione. Dopo una prima rentrée del 2015 come The New Trip, proprio la ricorrenza dei cinquant’anni di “Caronte” lo ha spinto a tornare in studio con al fianco quattro preparati musicisti per proporre nel 2021 una affascinante rivisitazione dello stesso (“50 Years Later”). Successivamente compone sempre con loro, coadiuvati anche dal polistrumentista Max Botto, il materiale per il nuovo album “Now The Time Has Come”. Per entrambi questi lavori è stato riadottato il nome The Trip.
“Ora è giunto il momento” recita il titolo; sì, l’occasione è giusta per una bellissima nuova opera che sicuramente non potrà mancare nella collezione dei fan dei The Trip, ma più in generale non potrà essere assente tra i dischi di chi ama il Prog nella sua essenza, in tutte le sfumature sublimi e negli intarsi musicali che riesce a produrre. Pino Sinnone con il suo drumming divino, ha dato fondo a tutte le sue motivazioni, lasciando da parte la carta d’identità, un mero dato anagrafico; la sua forza propulsiva ha trovato un incrocio perfetto con l’incredibile estro dei quattro musicisti che lo accompagnano in questo affascinante percorso. Combo che comprende Carmine Capasso alle chitarre, il vocalist Andrea Ranfa, il tastierista Andrea Dave D’Avino, affiancati dalla ritmica del basso di Tony Alemanno.
Ma è un album dalle molte sorprese; consta infatti, anche di una splendida collaborazione alla voce con Nico Di Palo nel brano “Il mio capitano”, motivo intriso da una sottile malinconia, magistralmente interpretato e carico di pathos, proposto anche come bonus track nella suggestiva interpretazione di Andrea Ranfa. È un pezzo scritto dallo stesso Pino e Di Palo, dedicato al fratello del batterista Rino, che il leader dei New Trolls aveva conosciuto a Roma nel lontano 1970. Bellissimo anche il testo del motivo con parole colme di affetto e devozione eri tu il mio capitano, mi prendevi per la mano. Poco più di un bambino, quel ricordo sulla neve.
Sette brani coinvolgenti, che scorrono con eleganza e freschezza, interpretati con fantasia e curati negli arrangiamenti. L’incipit di “Joe’s Spirit” nasce su un’atmosfera dark che si trasforma ben presto in una scarica di adrenalinico Prog dove tutti gli strumenti vengono coinvolti in repentini cambi. Altre belle scorribande sonore sono i pezzi “Enigma” e “Four Lives”. Autentico gioiello, la struggente ballata “Fragile Mimì” dedicata a Mia Martini, la cui fragilità viene accostata alla sua incommensurabile grandezza; un brano dolcissimo: Fragile, Mia, è giunta ormai la sera. Adesso sei un’altra stella nel ciel, brillerai. E nell’oscurità sarai una luce vera. “Two Friends” si snoda su un’accattivante melodia dai sapori mediterranei, anche se interpretato in lingua inglese, mentre la conclusiva “Momento Prog”, riassume sino dal titolo l’essenza dei suoi contenuti. C’è tutto un universo sonoro nel brano: splendidi gli incastri delle tastiere e di un dinamico Hammond con la vivace sezione ritmica.
Le dediche di Pino sopra menzionate, nell’inserto di presentazione del disco, rivolte ai suoi ex compagni d’avventura, la dicono lunga su quanto sentimento e partecipazione l’artista ha riposto nell’elaborazione di questo lavoro. Ne è venuto fuori un concentrato di emozioni, un intrigante evento musicale. Il tempo non si è fermato, ma questi suoni brillano oggi come allora di una luce fulgida e si propongono contemporanei. Ho letto che questo sarà l’ultimo album dei The Trip. Mentre ascolto “Now The Time Has Come”, mi auguro caldamente che non sia così. Sono certo che lo slancio contagioso di Sinnone, sarà una molla carica che continuerà a regalarci tanta bella musica.
Articolo di Carlo Giorgetti
Tracklist “Now The Time Has Come”
- Joe’s Spirit
- Fragile Mimì
- Enigma
- Il Mio Capitano (con Nico Di Palo)
- Two Friends
- Four Lives
- Momento Prog
- Il Mio Capitano (bonus track cantata da Andrea Ranfa)
Line up The Trip: Pino Sinnone batteria / Tony Alemanno basso / Andrea Dave D’Avino piano, organo hammond / Andrea Ranfa voce, cori / Carmine Capasso chitarre, sitar, theremin, percussioni Special guests: Nico Di Palo voce nel brano “Il Mio Capitano” / Max Botto compositore, orchestrazione piano, organo hammond, moog, mellotron / Giuseppe “Sep” Sarno organo hammond nel brano “Enigma”
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