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Throwing Muses “Moonlight Concessions”

Ritorno alle origini, ma in una nuova forma: un approccio più acustico, intriso di una malinconia intensa e cupa

Il 14 marzo è uscito per Fire Records “Moonlight Concessions”, l’undicesimo album dei Throwing Muses. La band statunitense è tornata dopo il discreto successo di “Sun Racket” del 2020 con un album pungente, profondo e inquieto. Il disco rappresenta un ritorno alle origini, ma in una nuova forma: i Throwing Muses mantengono il loro stile distintivo, seppur con un approccio più acustico, intriso di una malinconia intensa e cupa.

Rispetto al precedente lavoro, questo album è più denso e impegnativo a livello emotivo. Pur avendo pochi strumenti, la texture musicale è interessante e ben strutturata, fonde diversi generi tra Folk, Country, Grunge e Alternative Rock. La chitarra acustica funge principalmente da sostegno ritmico, mentre il violoncello di Pete Harvey assume il ruolo di principale strumento melodico. Una veste sonora abbastanza innovativa per la band e che allo stesso tempo resta assolutamente riconoscibile.

Scritto tra il Golfo del Messico e la California del Sud, l’album porta con sé le luci, i colori e le atmosfere di quei luoghi e si rivela così un’opera profondamente introspettiva, sia nelle sonorità che nei testi. La voce intensa di Kristin Hersch, unita alla malinconia oscura degli strumenti, evoca atmosfere anni ’90, con echi di Dark Wave, Grunge, Alternative e Indie Rock. Si alternano ballate alternative rock a brani con sfumature blues, mentre i testi, intimi e riflessivi, descrivono persone, conversazioni e sensazioni, in un diario urbano che cela esperienze di vita.

“Summer of Love” dà inizio a questo viaggio, un brano estremamente orecchiabile già dai primi secondi, in cui la voce calda e avvolgente di Hersch si fonde perfettamente con la presenza del violoncello, creando una dimensione orchestrale malinconica. Alcune tracce dell’album ricordano molto i Nirvana acustici di “MTV Unplugged” mentre altre, come “Libretto”, risollevano l’ascoltatore con un groove alternativo, seppur inquieto. Una delle più riuscite è “Drugstore Drastic”, dark e ipnotica, che rappresenta l’emblema di ciò che sono i Throwing Muses, come dice la stessa Hersch “un po’ sbronzi, un po’ completamente sobri”. In “You’re Clouds” la voce dà il suo meglio, colpisce nel segno ed è tagliente, precisa, acida. È uno dei brani più riusciti dell’album: ha tutto, dall’intensità della voce al perfetto connubio di strumenti acustici, dal violoncello al basso, dalla chitarra alle percussioni, in un pezzo country-dark-indie-rock di rara perfezione.

Nonostante quarant’anni di carriera e di grandi album, i Throwing Muses non hanno mai raggiunto il successo che meritano. Il perché rimane avvolto nel mistero, anche se una spiegazione può probabilmente rientrare nella latitanza di Kristin Hersh, in bilico tra diversi progetti.
Con “Moonlight Concessions” ci regalano comunque un album che non lascia indifferenti, che tocca le corde giuste e che esplode di carica emotiva.

Articolo di Marta Mazzeo

Track List “Moonlight Concessions”

  1. Summer Of Love
  2. South Coast
  3. Theremini
  4. Libretto
  5. Albatross
  6. Sally’s Beauty
  7. Drugstore Drastic
  8. You’re Clouds
  9. Moonlight Concessions

Line up Throwing Muses: Kristin Hersh voce, chitarra / David Narcizo batteria / Bernard Georges basso

Throwing Muses online:
Instagram: https://www.instagram.com/throwingmusesofficial/

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