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Tusmørke “Dawn of Oberon”

Nuovo album del gruppo musicale più atavicamente troll e psichedelico mai uscito dal regno di Norvegia

Fuori dal 30 agosto per Karisma Records “Dawn of Oberon”, il nuovo full lenght dei Tusmørke. Il gruppo norvegese, guidato dal funambolico bassista e vocalist Benediktator, ha finalmente portato a compimento un progetto nato già a inizio anni 2000 ma che per i molteplici impegni dei componenti, non si era mai potuto concretizzare. Un sogno rimasto nel cassetto che è oggi divenuto realtà in sei tracce di grande spessore che pur non trascurando le origini folk della band, si spingono verso un Prog di livello, sicuramente influenzato dai modelli del periodo lucente dei ’70, creando una pregevole chimica musicale.

I Tusmørke, il gruppo musicale più atavicamente troll e psichedelico mai uscito dal regno di Norvegia, ci conducono ancora una volta nel loro universo visionario che attinge a piene mani dalla mitologia scandinava popolata da fate, troll e altri esseri magici. Se la narrazione del loro precedente lavoro, “Hestehoven” (la nostra recensione), accarezzava già il mito percorrendo un sentiero irto di seduzioni e pericoli nel paese fatato della beatitudine, ecco che anche “Dawn of Oberon” ci trasporta direttamente nei domini del re del Mondo Sotterraneo, un mondo sospeso tra l’incantesimo e il sogno, ma forse anche un’allegoria della nostra società confusa che cerca sempre più risposte in ciò che non si vede.

L’approccio del disco appare subito giocoso con le melodie ariose della suite iniziale “Dawn of Oberon” che coinvolge subito tutti i connotati dell’ensemble. Le linee di basso si intrecciano su un Hammond vertiginoso raccolto dalla profondità del sintetizzatore. La musica si alterna con la narrazione cantata di Benediktator il cui timbro ricorda talvolta qualche vocalizzo di Ian Anderson.

Protagonista onnipresente il flauto tipico del folklore norreno che si apprezza in particolare nella ballata “People View” corroborato dalle preziosità del Moog che inventa un tappeto elettronico davvero maestoso. Più ritmata “Born to Be Mild” che, in equilibrio tra sinfonico e Psichedelia, riporta alla mente le emozioni dei ’70 grazie soprattutto al ritornello che cita il motivo celeberrimo di “Born to Be Wild” degli Steppenwolf. Ma sono infinite le potenzialità creative dei Tusmørke, che dimostrano tutto il loro estro compositivo in “Dwarven Lord” giocata su un ritmo percussivo quasi di marcia, su cui sfilano di nuovo le evoluzioni del Moog.

La fusion stravagante di “Midsommernattsdrøm” non manca di omaggiare la commedia shakesperiana che ha spinto la fama di re Oberon ben oltre i ghiacciai della Scandinavia, con una magistrale esecuzione dell’organo di Herjekongen che riporta ai Nice di “Rondo” e a Vincent Crane degli Atomic Rooster; tutto questo prima che un piano gentile si prenda la scena e accompagni verso un finale nuovamente elettrico. L’album si conclude con “Troll Male” che vede ancora il synth protagonista di un’ultima fenomenale cavalcata.

“Dawn of Oberon” è una proposta musicale di rara bellezza, una favola di raffinati suoni capaci di disegnare concretamente scenari suggestivi e dotati di un’indescrivibile potenza narrativa.  I Tusmørke, forgiati da anni di esperienza e arricchiti dall’ingresso di nuovi elementi, sono riusciti a realizzare un altro gioiello del loro repertorio, un’opera destinata a lasciare il segno nel microcosmo prog internazionale e di cui aspettiamo con entusiasmo il nuovo capitolo.

Articolo di Carlo Giorgetti

Track list “Dawn of Oberon”:

  1. Dawn of Oberon
  2. Born to be mild
  3. Dwarven Lord
  4. Midsommernattsdrøm
  5. People View
  6. Troll Male

Line up Tusmørke: Benediktator basso, voce, cori / Krizla flauto, effetti elettronici, voce, cori / Herjekongen tastiere, sintetizzatori, pianoforte a coda / Brennesle batteria, percussioni Special guest: Kusken batteria, percussioni

Tusmørke Online:
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