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Wax Mekanix

Wax Mekanix “Mobocracy”

Wax vanta più di 40 anni nel mondo della produzione musicale e il distillato di esperienza dagli anni ’80 a oggi si sente tutto

“Mobocracy” è il disco di un artista assolutamente originale e fresco, Wax Mekanix, un musicista che è anche compositore, produttore, performer… e nel momento in cui ascolto il suo disco penso che possa anche esser cuoco, pompiere e campione del mondo di sci. L’artista americano è dannatamente variegato in quello che fa, è versatile, autentico. In sintesi: mi piace.

Ma andiamo con calma e per gradi. Ammetto che sono preso da un entusiasmo insolito, in quanto sto ascoltando il disco mentre scrivo la recensione e mi rende particolarmente allegro (per la musica, più che per i testi). Stiamo parlando di un album uscito il 20 novembre del 2020, per l’etichetta Electric Talon Records di Philadelphia, della durata di (solo) 26 minuti.

L’ascolto è molto godibile, il buon Wax Mekanix canta sia la voce principale che buona parte dei cori, suona la chitarra elettrica, l’acustica, le percussioni e la batteria, il resto degli strumenti è affidato a una schiera di musicisti, collaboratori, fonici, ingegneri del suono e amici che non intendo riportare qui per esigenze di spazio, ma vi giuro che sono parecchi e li trovate al fondo dell’articolo.

Le sonorità del disco sono ricercate e danno molto spazio a linee vocali molto curate. Non ci sono strumenti che fanno da padroni, in quanto il lavoro di Wax Mekanix è centrato su un arrangiamento raffinato che mi dà l’idea di essere maniacale. Le radici vintage si sentono, Wax vanta più di 40 anni nel mondo della produzione musicale e il distillato di esperienza dagli anni ’80 a oggi si sente tutto.

Questo carico del musicista in tale arte permette di sentire chiaramente che l’intento è far arrivare un messaggio musicale molto profondo. Il genere risultante spazia tra l’Hard Rock e un Folk americano definito dallo stesso autore “high velocity folk”, si sentono sonorità che mandano la mente rapidamente dall’altra parte dell’oceano (essendo l’artista della costa est) ma con una ventata di freschezza da obbligarci a sciarpa e cappotto.

Arriviamo all’ascolto, la parte che è maggiormente soggettiva. Il primo giro l’ho effettuato dal telefono appena ricevuto dalla redazione, e ammetto di aver fermato le danze alla fine del primo brano. Ero immobile in auto, necessitavo di tornare a casa e non mi andava di guidare mentre ascoltavo il brano per non dividere la soglia dell’attenzione tra la guida stessa e il primo dei brani di Mobocracy. Giunto a casa ho ascoltato il disco intero, due volte. Con poca luce e stando sul divano. È un disco che richiede volumi marcati anche se non altissimi, ma penso che i miei vicini di casa lo abbiano masticato abbastanza da poter scrivere loro pure una recensione.

Ogni ascolto sedimenta una parte della produzione: i cori, gli strumenti e l’arrangiamento in generale non sono immediati e impiegano tempo e attenzione per essere accettati e recepiti, quindi sconsiglio di usare “Mobocracy” come disco da viaggio se non lo si conosce già bene, e auguro almeno qualche giro nel lettore (oggi siamo vintage) prima di poterlo godere appieno. Il disco è disponibile sia in formato fisico che su tutte, ma proprio tutte le principali piattaforme digitali.

In conclusione, permettetemi di scrivere che fatico a farmi andare bene i soli 26 minuti di ascolto, in quanto un lavoro del genere è limitante in solo mezz’ora scarsa di tempo. Sarebbe il caso di varcare l’oceano per andare a tirargli le orecchie. Ma è un mio modestissimo parere.

Articolo di Marco Oreggia

Track list “Mobocracy”

  1. “Blood in My Eyes”
  2. “Victorious”
  3. “All Freaks”
  4. “Mad World”
  5. “Ghostland”
  6. “Black”

Wax Mekanix line up

Wax Mekanix: voci, chitarre acustiche e elettriche, batteria, percussioni

Lectriq: Cori, Percussioni (Brani 1-6)

Brandon Yeagley: Cori (Brani 1-6)

Chris Bishop: Chitarra  (Brani 2, 3, 6)

Tom Altman: Chitarra, Basso (Brani 1, 2 , 3, 5)

Wendell PoPs Sewell: Chitarra, Basso (Brani 1, 2, 3, 5)

John Hazel: Chitarra, Basso (Brano 4)

Raje Shwari: Cori (Brano 3)

M11SON: Cori (Brano 2)

Tommy Conwell: Cori (Brano 2)

Nataliya Odud: Cori (Brano 2)

Eli Goldman: Cori (Brano 2)

Isaac Wilson: Percussioni (Brano 6)

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