You, Nothing. Rispettiamo la punteggiatura per un nome che a un primo (mio) sguardo è molto netto e chirurgico. Si aggiunge il nome del disco “Lonely/Lovely”, con un doppio slash di mezzo, in uscita oggi 7 maggio. Oggi vi scrivo di questo quartetto veronese, giovane e (pare) estremamente affiatato, che debutterà con il primo lavoro a breve, brevissimo. You, Nothing. incarna una musica che si colora di shoegaze e dream pop, con sfumature di post punk.
Il livello della realizzazione del disco intero è alto, la composizione e la scrittura hanno un’ottima cura, la batteria è molto semplice nelle sonorità essenziali e dal rullante caratteristico (che per chi ha letto altre mie recensioni, sa che è una cosa che adoro e reputo fondamentale), le chitarre “mangiano” un sacco di spazio con effetti d’ambiente che lasciano la mente libera e la testa oscilla a destra e a sinistra per seguire la sonorità. La voce è BELLA. Non mi perdo in preziosismi e tecnicismi: è BELLA, ben scritta, ben arrangiata e tutti gli effetti, alle volte anche massicci, che si alternano tra cori, seconde voci, ed effettistica varia la rendono protagonista indiscussa del disco. La voce si appoggia su un tappeto ritmico, melodico e armonico cucito su di lei.
Il disco arriva alla sua uscita dopo ben tre singoli, come è ormai usanza: “Waves” a metà ottobre è stato un brano che mi ha accompagnato più degli altri, con un video squisitamente vintage. “Reflectie”, uscito a febbraio gioca su molti effetti di simmetria ed è squisito, infine “Gazers” suggella una triade di ottimi biglietti da vista. Rimanendo in tema video, scartabellando, ho anche trovato una esibizione di poco meno di 15 minuti al Verona Digital Music Fest (che si è tenuto al The Factory) che mi ha affascinato e mostrato una bellissima attitudine e un bel groove d’insieme.
Arriviamo all’aspetto a cui tengo, forse il più importante di ogni recensione: l’ascolto. Dove vanno ascoltati e come? Per la prima volta vi dico che la mia volontà sarebbe sentirli a bordo palco, ma per restare nel solito solco canonico, posso pensare che il disco vada ascoltato due volte di fila almeno in tutti i contesti in cui si può godere di questi ambienti riverberati e aperti. Cliccherei “play” in una bella giornata, di primavera o di autunno, quando il sole sta calando ma non è ancora la fine della giornata. Una giornata senza fretta, ma che necessita energia per stare bene.
Infine parliamo di durate, la scelta di otto brani, solo otto brani, per un totale di 24 minuti non sposa la mia voglia di ascoltare “abbastanza” una band per goderne le idee e il modo di interpretare la Regina delle Arti. Cosa ha spinto questa band a trattenersi tanto? Glielo chiederò nell’intervista che uscirà presto per Rock Nation, quindi restate con noi.
Articolo di Marco Oreggia
Tracklist “Lonely/Lovely”
- “Identity”
- “Reflectie”
- “Waves”
- “H.Y.E.”
- “Sonder”
- “Problems”
- “Closer”
- “Gazers”
Line up You, Nothing.
Gioia Podestà: Voce, Chitarra / Federico Costanzi – Chitarra, Tastiera / Giulia Cinquetti – Basso / Nicola Poiana – Batteria, Drum Machine