Attivi dal 2014 in terra veneta, fra Treviso e Padova, gli Zagreb sono una realtà rock interessante e tutta Made in Italy. Dunque a km 0 e filiera corta. Pertanto, prodotto genuino con marchio di qualità. Il loro stile, il loro mood e la loro poetica si inserisce in quel filone del Rock italiano che racconta sentimenti, aspetti della vita e quotidianità, e che è uno dei filoni più ricchi e interessanti, oltre ad essere ancora produttivo, del grande universo Rock Made in Italia. Questo affluente del grande fiume del Rock non è mai stato in secca e, allo stesso tempo, non è affatto da sottovalutare. Da questa tradizione, sulla quale investì anche Pierangelo Bertoli, che produsse “Ligabue” dell’allora giovanissimo rocker, sono arrivati gruppi ed esperienze musicali che, ad oggi, tempi bui per i suoni duri e per gli amanti delle chitarre, riescono ancora a riempire palazzetti e pagine delle riviste di settore. I Ministri, per l’appunto, ne sono un esempio, come d’altronde gli Zen Circus, e una buona parte dell’esperienza codificata da La Tempesta.
Gli Zagreb, dunque, escono dal lockdown con un album pensato – sia sui testi che sui suoni – che è davvero un piacere ascoltare e dal quale è un piacere lasciarsi coinvolgere. Il disco è composto da dieci brani di rock abrasivo (si veda il singolo “Libellula” o il brano “La mira”), alternati a ballad rock avvolgenti come “Miss Maschera”, “Tu hai me” e “Resto solo io”, uno dei vertici di questo nuovo lavoro. “Fulmini”, il singolo che ha lanciato l’album, è stato registrato da Federico Violaall’Animal House Studio di Ferrara ed è stato pubblicato da due label venete che hanno unito le forze: Vrec e Dischi Soviet.
Le esperienze del passato, unite alle collaborazioni che hanno caratterizzato la storia della band – da Pier Paolo Capovilla a Giorgio Canali… e vi pare poco? – non sono state abbandonate del tutto anche se, e questo aspetto va riconosciuto (ma non è affatto un demerito) i suoni si sono comunque un poco ammorbiditi. Ne risulta così un Rock decisamente più spendibile anche in contesti differenti rispetto ai circuiti che la band ha frequentato nella fase di gestazione. L’ospite di questo nuovo lavoro, e cioè Omar Pedrini, deus ex-machina de I Timoria, dimostra che la volontà di confrontarsi con il passato – e con il presente – della musica rock italiana è ancora nel Dna della band.
“Fulimini”, dunque, non rigetta il passato e nemmeno lo condanna, semplicemente lo fa evolvere in un’esperienza musicale che non rinuncia agli stilemi del Rock. Le chitarre ci sono, piene e suonate senza ripensamenti, e la parte ritmica è densa e sempre al servizio delle sei corde. Alessandro Novello, voce e chitarra, dà prova di essere all’altezza anche di melodie meno ruvide e di testi che si stanno spostando verso il rock d’autore. Una bella sfida, senza dubbio, in un’epoca dove la qualità non sempre paga. “Tu hai me” e “Resto solo io” sono i brani che confermano questa attitudine e sono due ottime canzoni introspettive che, nel caso di “Resto solo io”, acquista ancor più valore con l’innesto di Omar Pedrini. Non è un caso, poi, che “Tu hai me” (Rock Nation ne ha dato la première video) è l’altro singolo di successo dell’album mentre “Libellula”, altro singolo di questo ottimo lavoro, è stato inserito nella playlist Spotify “Rock Italia”. Qui la potenza sonora della band è messa ben in evidenza da un ottimo muro sonoro che ricorda il miglior rock Made in Uk.
L’album “Fulmini”, fuori il 16 settembre 2022, con la prima data live il 17 settembre alle 22 in “casa”, e cioè c/o CRC Anima e Musica, Abano Terme (PD), è un ottimo lavoro che rinnova la musica rock italiana con stile e con sapienza, senza scimmiottare band del passato o del presente (non sono, detto fuori dai denti, brutte copie nostrane dei Muse e neppure dei Foo Fighters). Esprimono, insomma, buone idee musicali, soluzioni di continuità con il genere che li rappresenta e, allo stesso tempo, il loro mondo sonoro dimostra personalità e margini di crescita. Oltre alla voglia di ribadire che il Rock non sarà mai solo musica di nicchia.
Articolo di Luca Cremonesi
Track list “Fulmini”
1. Libellula
2. Contessa
3. La Mira
4. Miss Maschera
5. Tu hai me
6. Resto solo io
7. Portami con te
8. Laila
9. 2020
10. La ragazza del lago
Line up Zagreb: Alessandro Novello voce e chitarra / Ermanno De Luchi basso / Alessandro Meneghello chitarra / Giulio Beniero batteria / Luca Ziliochitarra
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