TAG – The Artist Garage è la nuova frontiera della distribuzione e della promozione della musica indipendente in Italia. Il claim dell’azienda è “non esiste momento migliore per essere indipendente”: e ai musicisti senza etichetta discografica permette di rendere la propria musica disponibile su oltre 150 servizi di streaming e download in tutto il mondo, il tutto senza costi annuali. Parliamo delle potenzialità della piattaforma e dei servizi correlati con uno dei creatori e proprietari, che abbiamo conosciuto in occasione del Seravezza Blues Festival, del quale TAG è sponsor tecnico.
Parlaci del progetto TAG: dove nasce e come nasce? Chi sono i suoi fondatori?
TAG è l’acronimo di “The Artist Garage” ed è un progetto che ha iniziato a prendere forma poco prima del Covid nelle menti dei suoi fondatori, ovvero io, Federico Mansutti, Ermanno Basso e Stefano Amerio. Condividiamo tutti un background importante nel mondo della discografia tradizionale, e proprio dalla nostra esperienza abbiamo capito quanto, al giorno d’oggi, sia più facile trovare artisti indipendenti piuttosto che case discografiche disposte a investire su molti artisti. Da qui è nata l’intuizione per il nostro progetto.
Abbiamo deciso di sviluppare una piattaforma di distribuzione digitale che permetta agli artisti indipendenti di caricare le proprie musiche e, in 72 ore, di rendere pubblici i pezzi su oltre 150 piattaforme per l’ascolto in streaming e download. TAG è la prima piattaforma di questo tipo in Italia totalmente automatizzata e tecnologica. TAG è un punto di svolta perché le piattaforme di ascolto streaming non permettono ai singoli artisti di caricare le proprie musiche, necessitano obbligatoriamente di un’intermediazione da parte delle case discografiche. In questo modo invece è tutto automatizzato e molto più diretto.
Possono scegliere gli artisti stessi su quali piattaforme caricare i propri brani?
Certo, possono scegliere sia le piattaforme che i territori di distribuzione, a seconda delle esigenze e desideri. TAG è stata resa disponibile a fine 2021, dopo un paio d’anni di sviluppo. Abbiamo già raccolto moltissimi feedback dai vari artisti che la utilizzano e siamo a lavoro per rilasciare a breve una nuova versione aggiornata, ancora più tecnologica e più fruibile.
TAG è dunque una piattaforma di intermediazione che però fa aumentare i guadagni per i musicisti?
Sicuramente con questo tipo di servizio tutti i diritti sulla musica e sull’opera dell’ingegno rimangono nelle mani unicamente dell’artista. In più mettiamo a disposizione la nostra esperienza nell’ambito della discografia e tutte le nostre competenze, a prescindere dal genere musicale prodotto. Cerchiamo di dare agli artisti tutti gli strumenti necessari per stare sul mercato, permettendo loro di cogliere ogni forma guadagno, anche la più piccola.
Per questo aiutate gli artisti a guadagnare quando i loro brani vengono utilizzati sulle varie piattaforme social. Altrimenti non avrebbero alcun controllo su di queste.
Esatto. Poi ovviamente è sulla base della volontà dell’artista scegliere su quali piattaforme caricare o meno i suoi pezzi.
E vi occupate anche di distribuzione?
Sì, abbiamo creato una rete di professionisti del settore con l’obiettivo di accompagnare gli artisti indipendenti nel modo più efficace possibile verso il mercato. Abbiamo trovato dei partner molto validi che ci sentiamo di proporre agli artisti che utilizzano TAG, nel caso in cui avessero bisogno di ulteriori servizi prima della distribuzione, come per la produzione in studio, il mixaggio, il mastering, eccetera…Io stesso ho fatto il musicista e so quanto sia difficile all’inizio capire e districarsi tra tutte le varie offerte del mercato. Per questo abbiamo voluto dare la nostra idea di filiera della musica, proponendo dei partner che, secondo noi, sono molto validi. Vogliamo offrire una soluzione a 360°.
Infine TAG offre anche pacchetti di promozione…
Anche questo aspetto rientra nelle competenze che mettiamo a disposizione degli artisti. Sappiamo bene come ormai oggi escano moltissimi brani al giorno sulle piattaforme di streaming, per cui promuoversi è una necessità molto importante. Offriamo servizi di digital marketing per accompagnare gli artisti con una corretta strategia di promozione personalizzata. È un servizio che abbiamo ritenuto molto importante e che vogliamo continuare a fare in maniera su misura. Ogni artista è unico e ha bisogno di essere promosso secondo le proprie esigenze e caratteristiche. Offriamo anche un servizio di stampa cd, che riguarda non solo la stampa fisica del disco ma anche tutte le pratiche SIAE, nonché la realizzazione delle copertine e del materiale grafico.
Ultima domanda: cosa ne pensi della musica su NFT? Pensi che ci possa essere un futuro? Come si adatterebbe TAG nel caso?
Dal nostro punto di vista, la musica diffusa con NFT potrebbe portare a una sorta di ri-approriamento fisico della musica. Oggi siamo più in una fase in cui conta l’accesso e a quanta musica si può accedere simultaneamente. Mentre in questo modo, così com’è stato con i cd o i vinili, si potrà dire di possedere anche l’NFT dell’artista e potrebbe costituire un valore aggiunto. Secondo noi è questa la funzione del commercio degli NFT.
Da un punto di vista tecnologico, invece, siamo consapevoli che questo nuovo sistema del web potrà aiutare per il tracciamento in relazione al diritto d’autore e al diritto di proprietà. Garantirà sicuramente una maggiore trasparenza. Non nascondo che, negli scorsi mesi, abbiamo provato a immaginare come dare la possibilità agli artisti di creare degli NFT e come fornire loro delle piattaforme per scambiarli e metterli in vendita. Abbiamo però la sensazione che questa cosa si stia un po’ raffreddando, quindi dobbiamo ancora decidere come muoverci.
Al contrario, in questi mesi, ci siamo concentrati su ulteriori servizi da offrire destinati alle piccole etichette discografiche. Inoltre, stiamo progettando un sistema di analisi basato sull’intelligenza artificiale, così da fornire agli artisti una previsione attendibile degli ascolti nell’immediato futuro. Sarà uno strumento utile anche per programmare azioni di marketing, come proporsi su un determinato territorio piuttosto che su un altro, o per un certo concerto anziché un altro.
Intervista di Francesca Cecconi
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