David Bowie e Steve Schapiro si incontrano per la prima volta 1974 in uno studio fotografico di Los Angeles, per un servizio fotografico per provare diverse idee e personaggi che Bowie avrebbe potuto sviluppare nelle sue performance live o nella sua musica. Il cantante per questo scopo portò con sé dei costumi da provare, e la responsabilità di Schapiro fu quella di portare l’immaginazione di David alla luce del sole, tradurla in realtà. Da questo momento tra i due nasce un’intensa sintonia nutrita dalle reciproche passioni e una collaborazione che durerà fino alla fine degli anni ’80. Grazie ad uno straordinario mosaico di immagini, Shapiro racconta la società americana della seconda metà del secolo scorso, in maniera più chiara, diretta e allo stesso tempo poetica, di tanti romanzi, saggi o canzoni e contribuisce a decifrare uno dei periodi più complessi della storia recente.
Schapiro, nato a Brooklyn nel 1934, ha testimoniato con la sua macchina fotografica, i momenti salienti della società americana della seconda metà del secolo scorso: dall’avvento dei Kennedy passando per l’epopea pop di Andy Warhol e la Factory, dai i movimenti per i diritti civili di Martin Luther King Jr. a personaggi dello sport come Mohammed Alì, fino al cinema d’autore per il quale ha lavorato come fotografo di scena in pellicole senza tempo come Il Padrino, Taxi Driver e Apocalypse Now.
Questa storia che interseca la biografia di David Bowie, uno dei grandi protagonisti e mente creative del ‘900, è ripercorsa nella mostra che coglie il momento clou della sua carriera attraverso gli scatti del leggendario fotografo americano. Bowie a metà degli anni Settanta, dopo essere divenuto icona culturale in Inghilterra, riesce ad imporsi anche nel mercato americano: l’album Diamond Dogs, e il relativo tour promozionale, anticipano di qualche mese il suo trasferimento a Los Angeles. In quello stesso periodo iniziarono le riprese del primo film che lo avrebbe visto come protagonista, “L’Uomo che Cadde sulla Terra”, per cui scrisse anche alcuni brani che non vennero utilizzati per la colonna sonora ma divennero poco tempo dopo il tema principale di due dischi fondamentali come Low e Heroes. A Los Angeles, Bowie sotto le spoglie del suo nuovo personaggio, The Thin White Duke, registra anche il suo nono album in studio, “Station to Station”. In tutte le fasi dell’avventura americana di Bowie è presente Steve Schapiro, che sarà fotografo di scena di “L’Uomo che Cadde Sulla Terra” e autore degli scatti che compaiono sulla copertina sia di Station to Station che di Low.
La mostra che è prodotta dall’Associazione Radar, Extramuseum e Le Nozze di Figaro con la curatela di ONO Arte, rappresenta un’anteprima nazionale e si compone di 70 scatti che partendo dal lavoro di Schapiro con David Bowie, portano il visitatore a scoprire anche il suo lavoro di fotoreporter e fotografo di scena. Con il patrocinio di Regione Piemonte e la collaborazione dell’Archivio di Stato di Torino
Archivio di Stato
Piazza Castello 209/Piazzetta Mollino giovedì e venerdì dalle 15 alle 19 sabato e domenica dalle 11 alle 20
8 dicembre, 26 dicembre, 1 e 6 gennaio ultimo ingresso un!ora prima della chiusura
25 e 31 dicembre chiuso
Biglietteria:
intero 12€ | ridotto 9€
Riduzioni: U18, O65, tesserati AICS, possessori abbonamento annuali o plurimensili GTT , abbonamento Musei Piemonte e Valle D!Aosta, Abbonati Teatro Concordia, Torino+Piemonte card
Per gruppi scolastici di almeno 15 studenti delle secondarie di secondo grado 7€ cad + due accompagnatori con gratuità solo su prenotazioni inviano richiesta a scuole@extramuseum.it, da giovedì a sabato dalle 10 alle 12:30
Info: info@extramuseum.it, 011 535529, associazioneradar.it
Foto © Steve Schapiro