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“Woodstock e gli altri” mostra

“Woodstock e gli altri. Cinquanta foto di pace amore e musica” in mostra a Firenze

Woodstock e gli altri

“Woodstock e gli altri. Cinquanta foto di pace, amore e musica”: 50 fotografie, di grande formato e per lo più inedite per l’Italia, per rivivere alcuni dei principali appuntamenti musicali rock del 1969, un anno irripetibile. In estrema sintesi è questo il significato della mostra fotografica dell’americana Amalie R. Rothschild che da una ventina d’anni vive e lavora a Firenze.

Ideata da Marco Ferri, curata da Amalie R. Rothschild e dallo stesso Ferri, con il coordinamento di Jacopo Celona, la mostra si svolge dal 3 al 29 ottobre 2019 nello spazio espositivo Carlo Azeglio Campi, in via dei Pucci 16 a Firenze, è patrocinata dalla XII Florence Biennale, Mostra Internazionale di Arte Contemporanea e Design, dal Consolato degli Stati Uniti di Firenze (che quest’anno celebra i 200 anni dall’apertura della sede toscana), e dall’Associazione di Amicizia Italia-Israele Prato Pistoia, ed è sponsorizzata da Angelo Pontecorboli Editore.

In occasione del 50° anniversario del Festival di Woodstock – che si svolse dal 15 al 18 agosto 1969 a Bethel, nello Stato di New York, alla presenza di centinaia di migliaia di persone – viene organizzata a Firenze la mostra fotografica di Amalie R. Rothschild, americana di nascita e fiorentina di adozione. I quattro giorni del festival, durante i quali si esibirono i maggiori esponenti della musica rock degli anni Sessanta, tra cui Jimi Hendrix, Janis Joplin, Santana e gli Who, sono infatti documentati dalla Rothschild, che custodisce un vero e proprio tesoro culturale da condividere con la cittadinanza fiorentina di cui la fotografa fa parte da quasi 20 anni.

L’obiettivo della mostra è sì la celebrazione del più grande evento musicale della storia, ma anche degli altri grandi eventi rock che si tennero in quell’anno irripetibile – ovvero il Festival di Newport (luglio 1969), quello dell’Isola di Wight (settembre 1969), il live dei Rolling Stones al Madison Square Garden di New York (27 novembre 1969) e i vari concerti del Fillmore East (durante tutto l’anno) – durante i quali la fotografa-regista scattò innumerevoli fotografie oggi consegnate alla storia della musica nonché di un’intera generazione.

Dopo una prima sala introduttiva che si troverà all’ingresso della mostra, la prima sala ospiterà una ventina di fotografie-testimonianze del Festival di Woodstock con immagini del prima-durante-e dopo il Festival. La seconda sala – denominata “Altri eventi” – mostrerà fotografie in bianco e nero e a colori scattate al Festival di Newport, quello dell’Isola di Wight con gli Who e Bob Dylan, al live dei Rolling Stones, in cui compaiono Tina Turner e Janis Joplin, Mick Jagger & Co., alla “prima” dell’opera rock Tommy al Fillmore East di New York, e Newport con Miles Davis, James Brown e altri. La terza sala è interamente dedicata ai live del Fillmore East, il locale newyorkese di Bill Graham dove Amalie R. Rothschild faceva parte della Joshua Light Show e scattò fotografie di alcuni grandissimi eventi musicali che vide protagonisti, tra gli altri, Jimi Hendrix, Joni Mitchell, Elton John, i Grateful Dead.

Woodstock foto di Amalie R. Rothschild

Fotografa e regista di fama internazionale, Amalie R. Rothschild ha conseguito un BFA (1967) in Graphic Design presso la Rhode Island School of Design, dove ha studiato fotografia con Harry Callahan e ha ottenuto un MFA (1969) in produzione cinematografica presso l’Institute of Film and Television della New York University, dove ha anche studiato fotografia con Paul Caponigro. Dal 1968 al 1974 ha lavorato a lungo come fotografa free-lance in campo musicale, le sue fotografie sono apparse su “The New York Times”, “Newsweek”, “Time-Life Books”, “Life Magazine”, “The Village Voice”, “Rolling Stone”, “After Dark” e molte altre pubblicazioni.

Dal 1969 al 1971 ha lavorato con il Joshua Light Show al Fillmore East Theater di New York producendo fotografia di effetti speciali, diapositive, grafica, film e loop cinematografici utilizzati durante le esibizioni. Aveva accesso illimitato sul palcoscenico e nel backstage a tutti gli eventi al Fillmore East, e faceva parte dello staff al Festival di Woodstock del 1969. Durante questo periodo ha fotografato la maggior parte dei principali eventi di musica rock sulla costa orientale tra cui il 1969 Newport Festival, Tanglewood 1969 e 1970, The Who’s 1969 prima americana della loro opera rock Tommy, i Rolling Stones al Madison Square Garden nel novembre 1969, il tour di Bob Dylan nel 1974 e, in Inghilterra, il Festival dell’Isola di Wight del 1969. Rolling Stone ha pubblicato una delle sue fotografie di Bob Dylan sulla copertina del numero 43. La sua produzione fotografica è diffusa e pubblicata ampiamente in tutto il mondo.

Regista esperta e talentuosa, dal 1969 produce e dirige documentari incentrati sul rapporto tra artisti e società, tra cui “Conversations with Willard Van Dyke” (1981) e “Painting the Town: Illusionistic Murals of Richard Haas” (1990). I suoi film sono stati presentati e premiati in occasione di vari dei maggiori festival internazionali, trasmessi dalle reti televisive pubbliche di molti paesi (PBS, ABC, BBC, RAI, ecc.) e in molti tra i più importanti musei al mondo, tra cui il Museum of Modern Art di New York e lo Smithsonian Institution di Washington.

Ha esposto le sue opere fotografiche in mostre personali e collettive in tutto il mondo, tra cui “Summer of Love: Art of the Psychedelic Era” (Tate Gallery, Liverpool, 2005; Kunsthalle Schirn, Frankfurt, 2006; Kunsthalle, Vienna, Austria, 2007; The Whitney Museum, New York, NY, 2007), “We Want Miles” (Musée de la Musique, Paris, France, 2009; Montreal Museum of Fine Arts, Québec, Canada, 2010; Centro Cultural Banco do Brasil, Rio de Janeiro, Brazil, 2011). Molte delle sue opere fanno parte di importanti collezioni pubbliche e private.

Articolo e foto di Francesca Cecconi

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